Marina Rei, biografia

I PRIMI ANNI






JAMIEE DEE







Ha 22 anni quando, nel ’91, firma un contratto discografico con la Flying records e pubblica il primo singolo, con lo pseudonimo Jamie Dee. Il titolo di quel primo singolo è “Burnin’ up”, è un brano dance, prodotto da Roberto Ferrante. Sempre nel ’91 inizia la collaborazione con Frank e Max Minoia ed esce il secondo singolo, “Memories memories”.
La collaborazione con i Minoia continua nel ’92 e la porta a pubblicare un nuovo singolo “ Two time baby”. In quello stesso anno, in Giappone, viene pubblicato “Different moods”, il suo primo album.
Nel ’93 esce il singolo “Get ready” e nel ’94 passa alla casa discografica X Energy con la quale pubblica “Don’t be shy”, singolo che viene pubblicato anche in Europa.
Importantissima per la sua carriera fu, nel settembre del’94, la firma di un contratto con la casa discografica Virgin.
In Giappone pubblica il secondo album, “Don’t be shy”, che contiene brani che spaziano dalla dance all’acid Jazz.
Il singolo “People (Everybody needs love)” viene pubblicato in Europa e negli USA.
Intanto Jamie Dee collabora con Blunero, JFM project, Mistral e PF sound.
Nel ’95 vengono pubblicati “So Good” e “Dreaming Blue” .
Il ’95 è anche l’anno della svolta artistica. Il progetto Jamie Dee si concluderà nel ’96, con il singolo “U” e “Best” che esce in Giappone e raccoglie i successi di Jamie Dee.









ma già nella primavera del ’95 le radio passano il primo singolo firmato Marina Rei, si tratta di “sola”. Nell’autunno dello stesso anno esce il singolo “Noi” e nel ’96 Marina partecipa a San Remo con “Al di là di questi anni”, con la quale vince il premio della critica. Questi tre brani sono contenuti nell’ album “Marina Rei”.
Partecipa a San Remo anche nel 1997 con “Dentro me”, il primo singolo tratto da “Donna”. Durante l’estate di quell’anno la sua “Primavera” è decisamente un tormentone e Marina ha un momento di grande celebrità.
Nel ’98 esce “Animebelle”, lanciato dai singoli “T’innamorerò”, “L’allucinazione” e il singolo sanremese “Un inverno da baciare”.
Il 2000, con “Inaspettatamente”, vede Marina in veste di autrice di testi e musiche. E’ un album dalle sfumature rock, con cui Marina esprime la sua insoddisfazione per i meccanismi del mercato musicale e delle major. Proprio per liberarsi da questi meccanismi, nello stesso anni Marina lascia la Virgin per passare alla BMG. Inizia anche a collaborare a un nuovo progetto con Daniele Sinigallia, che diventerà poi suo compagno e padre di Nico.
Nel 2002 esce “L’incantevole abitudine”, prodotto e arrangiato da Daniele. E’ un lavoro maturo, poetico, dal quale traspaiono equilibrio e serenità nuovi, lanciato dal singolo “Il giorno della mia festa”.
Nel 2004 partecipa al cd-tributo a Franco Battiato “Voli imprevedibili” nella quale interpreta magistralmente “La stagione dell’ amore”. Nel 2005 il brano “And I close my eyes”, tratto dalla colonna sonora del film “Fino a farti male” ottiene la nomination al nastro d’argento e arriva tra i 5 finalisti del concorso. Nello stesso anno partecipa nuovamente a San Remo con il brano “Fammi entrare” e ha la possibilità di esibirsi sul palco dell’ Ariston con Daniele e Riccardo Sinigallia, ma la sua canzone non arriva in finale.
L’esperienza sanremese lancia il nuovo lavoro, “Colpisci”, in cui Marina collabora anche con Francesco Di Bella (24 grana) in “Song’ je” e Crisitiano Giordano (Marlene Kunz) in “Colpisci”.
L’album, targato OPM2000, sancisce la definitiva chiusura dei rapporti tra la cantante e le major.
Il 2005 e il 2006 vedono Marina impegnata nello spettacolo teatrale “L’acustico in 7” in cui i suo brani vengono arrangiati in chiave acustica, con l’ampio supporto degli archi.
Dalla volontà di racchiudere in un album le atmosfere di quel tuor nasce, nel 2007, il live in presa diretta “Al di là di questi anni” che contiene, oltre ai brani più celebri di Marina, la cover degli Afterhours “Quello che non c’è”. La caratteristica che rende unico questo lavoro è il gioco di contrasti che si crea tra strumenti elettrici ed acustici. L’album è edito da un’altra casa discografica indipendente, la On The Road Music Factory.
Ma è ancora tempo di collaborazioni per Marina, che durante l’estate 2007 è impegnata nel tour “Di comune accordo” al fianco di Max Gazzè e Paola Turci.
Nel 2008 Marina e Paola Turci sono ospiti a San Remo, accompagnano Max Gazzè che gareggia con “Il solito sesso”.
La collaborazione tra Marina e Max prosegue durante la lavorazione dell’album “Tra la radio e l’aratro” in cui Marina suona le percussioni in molti brani.
Nell’ inverno del 2008 Marina è impegnata nel progetto “DONNA CHE PARLA IN FRETTA - Live in duo” in cui si esibisce in una veste minimale, unici accompagnamenti musicali le sue percussioni e le tastiere, sintetizzatori e moog di Roberto Procaccini. Il nome del progetto è ispirato alla poesia “Woman who speaks fast” di Anna Waldam, ridotta, tradotta e musicata dalla stessa Marina, che porta sul palco questo ritratto di donna e lo interpreta in maniera divina, con la classe e l’eleganza che la caratterizza.
Il questo nuovo progetto ogni canzone disegna un diverso ritratto femminile.

Edited by Amy* - 29/11/2008, 21:03

Ragazzi se avete appunti da fare, se mi sono persa qualcosa, insomma per qualsiasi cosa mandatemi un messaggio privato che aggiusto la biografia!